Collane

I simboli di Roma nel Campidoglio del Quattrocento

I simboli di Roma nel Campidoglio del Quattrocento

Rossella Magri

Libro
Punto metallico
14,5 x 24 cm

28 pagine
Lingua Italiano

11 Illustrazioni
ISBN 0394-9753


€ 5.00

Febbraio, 1990

Gli studiosi  hanno riservato scarsa attenzione alla Roma del Quattrocento probabilmente perchè all'epoca la città si trovava in uno stato d'arretratezza economica e culturale. Sappiamo invece che fa il centro di un grande fermento culturale rivolto soprattutto allo studio dell'antico e alla ricerca archeologica, fu meta di grandi artisti che venivano a studiare e a misurare i monumenti classici e sotto il pontificato di Martino V Colonna nacque la vera archeologia umanistica con lo studio di monumenti, iscrizioni, testi ed edifici antichi.
Ma il culto dell'antico trovò la sua reale concretizzazione sotto Sisto IV che nel 1471  donò al popolo romano un gruppo di antichi bronzi che si trovsavano in Laterano: la Lupa, lo Spinario, la testa di Costantino, la mano, la "Palla Sansonis" e il Camillo. Queste sculture, che rappresentavano la memoria della passata grandezza della città eterna, vennero trasferite in Campidoglio che da quel momento fu consacrato quale centro del potere amministrativo ed economico. Una di queste sculture, la Lupa, divenne il nuovo emblema della città.

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