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Home >> Arte >> Leonardo. L'autoritratto
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Collane su Roma
Dettaglio
Leonardo. L'autoritratto
AA.VV.
Catalogo
Brossura filorefe
16,5 x 24 cm - 135gr
32 pagine
Lingua italiano
ISBN 9788860606860
€ 5.00
Giugno, 2015
Il piccolo ma prezioso ed unico catalogo che presentiamo illustra e documenta la storia della celeberrima opera di Leonardo, l'Autoritratto, che fa parte, insieme ad altri 12 disegni autografi di Leonardo da Vinci, della ricca collezione grafica italiana e straniera dei secoli XV-XIX della Biblioteca Reale di Torino acquistata da re Carlo Alberto nel 1839 dall'antiquario Giovanni Volpato. L'unico autoritratto riconosciuto dell'artista mostra, con tratto preciso e cura del particolare, un volto di una straordinaria intensità. Sul margine inferiore, in scrittura non leonardesca, compare la scritta: «Leonardus Vincius Ritratto di se stesso assai vechio». Il disegno manifesta il viso di un uomo canuto, con lunghi capelli e lunga barba, calvo alla sommità della testa. Lo sguardo corrucciato è rivolto a destra, con un'espressione seria e leggermente severa. I dettagli molto curati del volto lasciano il posto a poche linee nella parte alta della fronte, creando l'effetto di un cranio calvo. I segni del tempo sono manifesti nel viso, che presenta rughe profonde sulla fronte, attorno agli occhi, sulla bocca, lungo le guance. Per quanto siano state avanzate nel tempo ipotesi alternative, che individuano nel ritratto l'immagine di antichi filosofi, da Pitagora a Demostene, o il viso del padre di Leonardo, Piero da Vinci, il volto dell'Autoritratto identifica Leonardo in ogni parte del mondo. Leonardo, morto nel 1519, lasciò i suoi manoscritti e il suo corpus di disegni e appunti al fedele collaboratore Francesco Melzi. Gli eredi del Melzi dispersero in seguito la collezione vinciana e di questo foglio non si seppe più nulla. La prima notizia dell'Autoritratto si ebbe solo agli inizi del XIX secolo a Milano, quando venne riprodotto da una copia a stampa come antiporta al volume di Giuseppe Bossi sul Cenacolo. Ricomparve nuovamente nel 1839, quando Giovanni Volpato - collezionista originario di Riva di Chieri che, viaggiando per l'Europa, aveva messo insieme un'interessante collezione di disegni - lo vendette a re Carlo Alberto, assieme ad altri disegni di maestri italiani e stranieri come Raffaello, Michelangelo, Rembrandt, Poussin. In particolare la collezione Volpato, oggi patrimonio della Biblioteca Reale, è composta da circa 700 disegni italiani e da più di 400 fogli di maestri stranieri.
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