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Dettaglio
Mecenate 90
Una storia per l'Italia
a cura di Alessandra Uguccioni
Libro
Brossura filorefe
15 x 21 cm
160 pagine
Lingua italiano
ISBN 9788860606525
€ 12.00
Maggio, 2015
Una “piccola storia italiana”: con queste parole Ledo Prato, segretario generale di Mecenate 90 sin dalla sua costituzione nel 1989, definisce l’attività dell’Associazione nel volume, pubblicato a dicembre 2014 in occasione del 25° anniversario dalla fondazione. Curato dalla storica dell’arte Alessandra Uguccioni, il libro si apre con un’introduzione, ad opera dello stesso Prato, che illustra i progetti che nel corso degli anni hanno fatto dell’Associazione un’indiscussa protagonista nell’ambito della valorizzazione e della promozione del patrimonio storico-artistico del nostro Paese. Partendo da un originario intento di proporsi come motore culturale per il Paese e perno di riferimento per l’instaurazione di un dialogo tra il mondo dell’impresa e le diverse discipline artistiche, Mecenate 90 ha poi assunto un compito ben più ampio, divenendo leva scardinante della tradizionale concezione del patrimonio culturale come riservato a pochi eletti, “confinato in una dimensione elitaria”, per promuoverne invece una fruizione a tutto campo, favorita anche dal coinvolgimento delle imprese, delle loro risorse economiche e del loro know-how gestionale. Già il primo progetto realizzato rappresenta un’esperienza fortemente innovativa in tale direzione: nel 1990, l’Associazione viene chiamata a ideare a Roma un segno tangibile e duraturo in ambito culturale del fervore dell’edilizia e delle infrastrutture legato alla preparazione dei mondiali di calcio. L’attenzione si rivolge al Palazzo delle Esposizioni su via Nazionale, che in pochi mesi viene recuperato e riaperto al pubblico come primo spazio culturale-polifunzionale della città, sulla scia di esperienze già consolidate altrove e sul modello esplicito del Centre Pompidou di Parigi. Mecenate 90 propone qui per la prima volta l’applicazione di un nuovo modello gestionale, in cui l’Amministrazione pubblica mantiene il compito di controllare e decidere le politiche culturali, ma la gestione dei “servizi al pubblico” e dell’immobile è invece affidata ad un’impresa privata. A questo intervento, di grande impatto poiché dimostra la concreta possibilità di dare vita ad un nuovo sistema di gestione del patrimonio e l’innegabile e immediato vantaggio che deriva dall’accordo tra cultura ed impresa, ne succedono molti altri, tutti strettamente intrecciati alle politiche culturali del governo, come il Progetto Vie dei Pellegrini legato al Giubileo del 2000, la redazione del piano di gestione per il sito UNESCO della Val di Noto, il Progetto “Il popolo della notte illumina l’arte delle città”, premessa delle future manifestazioni denominate “Notte Bianca”, e i numerosi contributi volti a sviluppare una dimensione territoriale nella promozione e fruizione del patrimonio e a ripristinare la relazione da tempo interrotta fra cittadini e beni culturali. La mission di Mecenate 90, i suoi valori identitari e la loro evoluzione ed arricchimento nel tempo, trovano piena conferma in quanto espresso, nelle interviste al Presidente di Mecenate 90 Giuseppe De Rita, e al suo primo promotore, Ovidio Jacorossi, in articolare nel ruolo che entrambi riconoscono all’orgoglio territoriale e al principio di sussidiarietà, di coinvolgimento non solo delle imprese, ma degli enti locali e dei singoli cittadini nella fruizione e valorizzazione dei beni culturali. A proposito del primo intervento per la riapertura del Palazzo delle Esposizioni, Ovidio Jacorossi osserva: “un concetto è stato subito molto chiaro: pubblico e privato non sono due cavalli che corrono per dimostrare chi arriva primo; il privato deve essere sempre funzionale al pubblico. E’ fondamentale riconoscersi nelle istituzioni”. Il volume si chiude con una serie di interviste a rappresentanti della politica e delle istituzioni, che negli anni hanno lavorato fianco a fianco con Mecenate 90 a favore del patrimonio culturale, e con un’appendice, che presenta in modo sintetico gli aspetti fondanti dell’Associazione, con l’elenco dei soci, il manifesto “Italia. Paese della Cultura e della Bellezza” presentato a Roma nel 2008 allo scopo di sensibilizzare le parti politiche sull’importanza del patrimonio, la sintesi delle proposte di promozione e fruizione dei diversi settori della cultura ed il riepilogo delle attività dell’Associazione, dalla costituzione ad oggi.
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