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L'Archeologia industriale nel Lazio

L'Archeologia industriale nel Lazio

Storia e recupero

Marina Natoli

Libro
Brossura filorefe
24,7 x 28 cm - 1715gr

287 pagine
Lingua Italiano

1200 Illustrazioni
ISBN 88-7621-241-8


€ 41.32

Giugno, 1999

Una parte significativa della storia della nostra cultura espressiva è raffigurata dalle forme spesso fantasiose e bizzarre con cui, fino a qualche decennio fa, si costruivano opifici e manifatture, cartiere e stazioni ferroviare, zuccherifici, fornaci o centrali idroelettriche. Tutti questi oggetti sono genericamente inseriti nella definizione di archeologia industriale. Queste costruzioni, invece che rappresentare l'asettica ingegnerizzazione delle catena di montaggioo i flussi dell'organizzazione del lavoro, erano edificate in forma di: basiliche a navate, templi classici, falansteri utopistici o teatri, roccaforti, castelli, palazzi, padiglioni.
E' evidente lsa presenza di una volontà di comunicazione, di un entusiasmo celebrativo della potenza economica e dell'audacia del rischio di impresa che ha preso in prestito forme importanti,anche se meno pratiche e più costose, per autorappresentare la consapevolezza della propria decisiva condizione sociale.
Il volume vuole meritoriamente contribuire alla conoscenza di un importante pezzo di storia della regione Lazio, ampliando su di esso un dibattito e proponendo di iscrivere nell'agenda della pubblica attenzione e dell'opportunità di tutela queste testimonianze del lavoro e della creatività umana.

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